Mi piace vederti giocare!

  • Home
  • /
  • Mi piace vederti giocare!

Mi piace vederti giocare!

Il rugby uno sport davvero divertente per i ragazzi e coinvolgente per i genitori. In fondo lo sport è l’unico ambiente in cui i ragazzi possono sperimentare di sbagliare, di non riuscire, senza che incappino in conseguenze nefaste. Meglio quindi non stargli addosso con le nostre attese da adulti che pesano e che abbiamo paura di vedere deluse. Crediamo che sia importante "riconoscere” i bambini piuttosto che "esaltarli”, soprattutto al campo, assediando la linea laterale con grida e sobbalzi isterici, che lasciano trasparire tensioni e aspirazioni eccessive che non hanno nulla a che fare col gioco dei bambini, riflettendo semmai un ansioso bisogno di partecipazione.
Il rugby attrae perché è uno sport che è fiero dei propri valori. E’ uno sport che trascende il fatto tecnico e si avvicina ad essere una filosofia di vita, contagiosa ed accessibile a tutti.

A rugby può giocare chiunque a prescindere dal fisico, dal sesso, dall’età e dall’abilità. Ognuno è libero di esprimersi secondo le proprie capacità, in un ambiente competitivo e divertente.

Per giocare a rugby non sono richieste doti fisiche particolari, si tratta di un gioco che riesce a coinvolgere i bambini con qualsiasi struttura fisica: il bambino robusto, quello alto, quello piccolo e scattante; tutti i bambini sani possono praticare questo sport, perché nel gioco i ruoli valorizzano tutte le caratteristiche fisiche.

Inoltre, non essendo prevista attività specificamente mirata all’agonismo fino ai 12 anni, il coinvolgimento, la partecipazione, l’apprendimento contano più di performance e risultato.

Ai bambini più timidi e timorosi insegna ad avere più confidenza con se stessi e verso gli altri, ai più aggressivi insegna a contenere e a canalizzare nel gioco regolamentato la propria esuberanza. Il rugby contribuisce a dare consapevolezza di sé e sicurezza.
Il mini rugby – inoltre - è un gioco che favorisce l’integrazione: le bambine fino ai 12 anni giocano con i maschi; e vi capiterà anche di vedere vostro figlio giocare con bambini diversamente abili. 

Sport e gioco hanno molte cose in comune: affinano le capacità motorie, sviluppano lo spirito d’iniziativa, l’audacia, il desiderio di confrontarsi con se stessi e con gli altri; migliorano l’umore, la tolleranza al dolore, le difese immunitarie; insegnano la cooperazione, il rispetto dei ruoli e delle regole, la pazienza e la lealtà, la capacità di accettare le sconfitte e di gioire per i successi: il rugby accentua tutto questo.

Il minirugby è sport di squadra che, oltre ad affinare la destrezza individuale necessaria a superare l’avversario, insegna anche a cooperare in un gruppo, a essere disciplinati e rigorosi nell’agire: questo è essenziale nel rugby, che è sport di contatto: da ciò deriva uno sviluppo delle capacità di autocontrollo dei praticanti. Sono, infatti, tante le situazioni in cui l’aggressività e la determinazione, che rappresentano qualità importanti del giocatore di rugby, devono essere controllate e non possono, mai per nessun motivo, sfociare nella violenza fine a se stessa.

Una partita di minirugby giocata da bambini e bambine offre uno spettacolo gioioso, esaltante ed entusiasmante, in cui la serietà dell’impegno e la concentrazione nello sforzo di superarsi, si uniscono alla passione "naturale” del gareggiare con la palla.

  Mi piace vederti giocare!

Questo sito utilizza la tecnologia 'cookies' per favorire la consultazione dei contenuti e l'erogazione dei servizi proposti dal sito.
Per prestare il consenso all'uso dei cookies su questo sito cliccare il bottone "OK".
Ti invitiamo a leggere la nostra policy.
OK