Archivio News - Rugby Metanopoli Under 12

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U12 Con le unghie e con i denti

26 marzo 2017

U12 –  RAGGRUPPAMENTO PAVIA 

26 Febbraio 2017 


Con le unghie e con i denti 

Giocatori:Bianchi, Borsotti, Cauchi, Colombani, Cosmai, Destasi, Fasciano, Galazzi, Gesti, Lodigiani, Nuzzolo, Mazzoleni, Meneghello, Mondiani, Pileggi, Scalisi, Sebastio, Tchango, Trentarossi, Zanini 

Società partecipanti: Amatori Union 1 e 2, Asr Milano 1 e 2, Codogno, Pavia 1 e 2, Rugby Metanopoli 

 

Per la prima volta dall’inizio dell’anno rugbistico la formazione arancio-nera si presenta sul terreno di gioco con una sola formazione al completo. Infatti a causa di piccoli infortuni dell’ultimo minuto e una schiera di porcospini da cresimare, gli Spike insieme ai fedelissimi amici piumati di Lodi scendono in campo in 18.

Il blasone delle squadre avversarie è di grande livello: sono tutte le società storiche del milanese e le più di trazione della zona a Sud di Milano.

4 giovani Spike si miscelano con alcuni rugbisti del Codogno e del Pavia per formare un'unica squadra (sotto il nome di Pavia 2), gli altri uniti più che mai affrontano il raggruppamento più tosto del 2017. Ribadiamo ancora una volta il concetto dell’importanza di giocare tutti il più possibile: le squadre arcobaleno nei concentramenti hanno questo significato. Il rugby, molto più di altri sport, è fatto di esperienza. E i minuti giocati fanno esperienza: nel rugby poco importa sotto quale maglia, il Club lo si porta nel cuore (NdR: non a caso le selezioni più importanti del rugby (Barbarians, Lyons) non hanno un proprio Club, ma risultano la componente di diversi Club senza avere la presunzione di essere nazionale).

Sotto il profilo tecnico non c’è storia, sappiamo fare benissimo il nostro gioco, ma abbiamo ancora tanto da imparare dagli avversari che riescono a sfruttare al meglio tutti i nostri piccolissimi errori, che allenamento dopo allenamento stanno ormai scomparendo.

Sotto il profilo della grinta e della squadra non c’è storia, il campo è tutto arancio nero. Dagli spalti, da bordocampo, dal campo, dagli avversari tutti sbalorditi da una vera squadra che sotto ogni colpo (ma colpi veri) si asciuga le lacrime si rialza e ricomincia a giocare. 

Abbiamo collezionato un po' di lividi, ma l’unica cosa che vivida nella mente è lo sguardo di chi non si è arreso ed è uscito dal campo a testa alta.

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