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Vivere serenamente il rugby

11 ottobre 2016

È un grande privilegio e una grande fortuna poter serenamente chiudere un weekend sportivo con la gioia di vedere un Club che si attiva in moltissime situazioni. Iniziando da Sabato, quando siamo tornati a Crema, dove tutto è iniziato 6 anni fa, il 3 Ottobre 2010, con la prima amichevole dell'allora under 14 pioniera. Lo ha sussurrato Jacopo Malacart, in campo sabato come secondo allenatore: qui ho iniziato io.  Saremo sempre riconoscenti a questo Club che ci ha permesso di affrontare la prima amichevole. Ci sembrava di aver fatto una cosa enorme. 
Ci ritroviamo ancora a Crema a far girare una squadra Under 14 sperimentale, 19 in campo per lo più di un anno sotto categoria che, incurante di qualunque accadimento esterno, lavorano sulla programmazione, perché tutti sappiamo che concretizzeremo il loro risultato agonistico coi diciotto anni (e forse oltre) dei nostri giocatori.

Ma non è questa la notizia,e non lo è neppure la splendida lezione di rugby che una esuberante under 18 ha rifilato all’avversario di turno domenica a Cologno giocando in 22 facendo quindi tutti i cambi possibili investendo sulla perizia della squadra.

 Non è questa la notizia perchè giocheremo anche quest'anno con tutte le categorie dalla under 18 alla under 6 con i  nostri colori e coi nostri sodalizi, organizzando tutto il lavoro e la fase agonistica a San Donato, e li seguiremo fino quasi a stufarci.

La vera notizia è quella che fa sempre meno rumore.

Sabato e domenica una marea di persone, davvero difficile tenerne il conto, si è adoperata per far funzionare le parte tecnica e partecipare attivamente alla riqualificazione della nuova Clubhouse.
Ed è bello vedere che chiunque è Porcospino, dall’under 10 ai tecnici, ai genitori, tutti hanno contribuito, e lo continueranno a farlo, per costruire la casa dove impostare la vita del Club.
Ed è bello vedere bambini imparare a costruire e a stare insieme, guidati da ragazzi appena poco più grandi di loro.E' bello sapere che ci sono allenatori che vanno oltre al loro compito e si adoperano per rendere bello e accogliente un Club.
È bello vedere persone che si danno da fare, che trasformano un luogo degradato in un posto vivo e vivibile e che saprà diventare il riferimento per ogni persona che ama fare e sa fare rugby.
Per chi non conosce questo sport tutto questo può sembrare retorico, banale o completamente inutile, ma non scambierei mai questo modo di essere sport con qualunque altro progetto.
Questo è un sogno e tutti siamo felici di farne parte. Grazie, come sempre, a tutti


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