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Buonasera a tutti,

vi scrivo per confermarvi che, con la chiusura dell’anno scolastico, si conclude anche la stagione rugbistica 2019/2020. Tanti pensieri si affollano alla mente ripensando a questi ultimi mesi e, quasi a rimarcare il carattere eccezionale di questo periodo, mentre vi scrivevo questa nota questa notte, fuori si stava scatenando un violento e insolito acquazzone e la temperatura è bruscamente scesa ben al di sotto delle medie stagionali.

Siamo stati i primi a sospendere ogni attività in campo al primo accenno di quel che poi è seguito e siamo rimasti coerenti con la nostra scelta, finché è poi stato evidente che lo scenario che si andava profilando era ben peggiore delle più pessimistiche previsioni iniziali. Ci siamo abituati ai "bollettini di guerra” con centinaia di morti ogni giorno, migliaia su scala mondiale, quasi fosse la normalità. Ciascuno di noi, se non colpito in prima persona negli affetti più cari, conosce qualcuno che ha perso un genitore, un nonno, un congiunto. Sono quasi 34.000 ad oggi le vittime del COVID-19 nel nostro Paese, probabilmente sottostimate, di cui il 48% solo nella nostra regione. È bene ricordarcelo, mentre torniamo, con cautela, alla normalità.

In un contesto così drammatico, abbiamo fatto quanto era in nostro potere per continuare a svolgere, con tutte le limitazioni del caso, la nostra missione che è ad un tempo sociale e sportiva. Abbiamo usato la tecnologia e chiesto ai nostri educatori ed allenatori di essere creativi e di trovare modalità nuove per creare aggregazione e spingere i nostri ragazzi a tenersi in esercizio in un ambito, quello casalingo, così lontano da un campo da rugby. Aspettiamo i vostri commenti e suggerimenti, ma confidiamo che anche questa esperienza ci abbia insegnato qualcosa che potrà tornare utile in futuro.

È anche tempo di pensare al presente e al futuro o, come usa dire, alle Fasi 2 e 3. Non abbiamo ritenuto di riprendere gli allenamenti per le poche settimane in cui sarebbe teoricamente stato possibile perché, a fronte di un rischio ancora consistente, le normative attualmente in vigore limitano fortemente le attività che si possono svolgere e di fatto rendono difficile, se non impossibile, la pratica degli sport di squadra ed il gioco del rugby in particolare. Per le categorie agonistiche sarebbe per altro stata un’attività fine a sé stessa, stante la cancellazione di tutti i tornei e campionati da parte della FIR.

Per lo stesso motivo, abbiamo inoltre deciso di non organizzare un centro estivo in proprio e di concentrarci invece sulla ripresa vera e propria delle attività che contiamo di poter anticipare al 25 agosto p,v, Iniziamo pertanto sin d’ora a predisporre le strutture e lo staff per questo appuntamento.

Contiamo sul vostro supporto.

Arrivederci a prestissimo.

Massimo Fabbri